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martedì, 22 Ottobre 2024

A Taranto la mafia uccide un bambino di tre anni

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Non si sono fermati neanche davanti a un bambino di tre anni. La mafia ha esploso venti colpi per vendetta o per affari. Non importa quale sia la ragione. Quel bambino non saprà mai perché qualcuno ha deciso di sparargli.
È successo a Taranto. Trivellati dai colpi a bordo della loro macchina sono morti Cosimo Orlando, un pregiudicato in stato di semilibertà di 43 anni, Carla Maria Fornari, di 30 anni, e i tre figli.
L’uomo stava tornando a casa con la sua famiglia, quando una macchina si è affiancata e un uomo ha sparato.
Alla Fornari nel 2011 ammazzarono il marito, padre del bambino morto con lei, per motivi di droga. Per quell’omicidio tre persone sono state condannate all’ergastolo. Secondo le prime ricostruzione la donna viaggiava al posto di guida, nel sedile del passeggero l’uomo con il braccio il figlio di lei, dietro gli altri due bambini, rimasti illesi.
Sono morti tutti sul colpo anche il piccolo raggiunto dai proiettili al volto.
Il triplice omicidio è avvenuto sulla statale che collega Taranto a Reggio Calabria all’altezza dello svincolo per il comune Palagiano.
I carabinieri stanno compiendo battute in tutta la zona e hanno istituito numerosi posti di blocco.
Orlando, come detto, era noto alla giustizia. Anni fa infatti aveva compiuto un duplice omicidio per questioni di droga. Erano morti due giovani di Castellaneta. Per questo motivo era finito in carcere e in seguito aveva ottenuto la semilibertà. Questo però gli aveva permesso di tornare ad avere un ruolo nel traffico di sostanze stupefacenti.

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