L’anno scorso, nessun parroco, perché tutti si rifiutarono di celebrare la messa in quel luogo, salì al cantiere Tav di Chiomonte per il giorno di Santa Barbara, protettrice dei vigili del fuoco e dei minatori.
Una decisione, questa dei preti valsusini, che fece discutere non poco, con polemiche durate per mesi.
Quest’anno però, nel totale silenzio, la messa è stata celebrata anche dietro i recinti dove si sta scavando il tunnel geognostico per la Torino-Lione. Non è stato il vescovo di Susa, monsignor Alfonso Badini Confalonieri, che alcune settimane fa aveva spiegato che non conosceva i suoi impegni per il 4 dicembre, a celebrare, ma don Michele Giulio parroco di Olux.
Alla funzione ha partecipato un folto gruppo, tra polizia, carabinieri, militari, tecnici e operai, che stanno lavorando al cantiere. Tra di loro anche il direttore generale della Ltf, Lyon Turin Ferroviaire, il presidente dell’osservatorio Torino-Lione Mario Virano e l’ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino, che è anche responsabile del settore per Forza Italia.
L’altare è stato allestito in fondo allo scavo, giunto a 1.835 metri.