Avrebbe ucciso tre persone per cento euro e poi avrebbe usato quel denaro per fare la spesa. Giorgio Palmieri, reo confesso della strage di Caselle Torinese in cui, lo scorso gennaio, avrebbe massacrato Claudio Allione, 66 anni, la moglie Maria Angela Greggio, 65, e la suocera Emilia Campo Dall’Orto, 94 anni, era capace di intendere e di volere.
Lo ha stabilito la perizia psichiatrica eseguita da Elvezio Pirfo, nominato dal gip Alessandra Danieli. Ora, questo nuovo dato verrà discusso durante il processo il prossimo 11 dicembre.
Una mattanza, quella di Caselle, che viene ricordata per la ferocia con cui le tre vittime vennero uccise, utilizzando un coltello a serramanico.
Assieme a Palmieri, 56 anni, pregiudicato per reati contro il patrimonio e per un sequestro di persona negli anni Ottanta durante una rapina, della strage è accusata anche la convivente Dorotea De Pippo. Lei, ex colf della famiglia sterminata verso cui avrebbe covato rancore perché allontanata dal posto di lavoro in quanto considerata responsabile di aver rubato una catenina sarebbe, secondo i pubblici ministeri, l’ideatrice del massacro.