Slc Cgil Torino-Piemonte ha inviato una lettera al Sindaco Lo Russo e all’Assessore Pentenero per chiedere un intervento urgente del Comune di Torino in merito alla situazione di 23 lavoratori di Defendini Logistica S.r.l., rimasti coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda, a seguito della mancata aggiudicazione della gara Soris.
Nel cambio d’appalto (affidato a RTI, composto da Poste Italiane S.p.A., Roggero e Tortia S.p.a. e Postel S.p.A.) a questi lavoratori non è stato corrisposto un inquadramento a tempo indeterminato nonostante un accorso siglato sotto approvazione del Comune stesso che stabiliva il riassorbimento dei dipendenti.
Ecco la lettera:
llustre Signor Sindaco, Gentile Assessore,
il 15 ottobre del 2020 siglavamo, sotto l’egida del Comune di Torino, l’allegato protocollo d’intesa che indicava una soluzione occupazionale per i 23 lavoratori di Defendini Logistica S.r.l. rimasti coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda a seguito della mancata aggiudicazione della Gara Soris.
Il servizio oggetto dell’affidamento “document composition, stampa, notificazione e/o consegna postale di atti e provvedimenti” è stato affidato al RTI composto da Poste Italiane S.p.A., Roggero e Tortia S.p.A. e Postel S.p.A.
Al termine del periodo dei 12 mesi previsti, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, la RTI e in particolare Poste Italiane non ha inteso corrispondere a quelle che riteniamo legittime richieste da parte dei lavoratori di un inquadramento a tempo indeterminato, stante le professionalità acquisite, la continuità dell’appalto e la particolare condizione di emergenza in cui peraltro Poste Italiane versa e non solo nella nostra città sia sotto il profilo organizzativo che del servizio.
Riteniamo questa scelta profondamente ingiusta e ingiustificata. Che cosa ne sarà di queste famiglie? Chiediamo pertanto l’intervento urgente del Comune di Torino per addivenire a una soluzione occupazionale definitiva per queste lavoratici e lavoratori ingiustamente esclusi.
Per parte nostra faremo ogni azione necessaria alla difesa dell’occupazione in un settore fragile e già da tempo sottoposto a processi dolorosi di riorganizzazione.
Restiamo in attesa di un Vostro cortese cenno di riscontro. L’occasione ci è gradita per porgerVi distinti saluti.