Meno di 10mila somministrazioni di vaccini al giorno nella prima metà di marzo. Sono i dati del Piemonte che non piacciono ai consiglieri regionali Daniele Valle e Domenico Rossi del Partito Democratico che annunciano: “Dobbiamo fare di meglio”.
“Secondo i dati del Ministero – rimarcano i due Dem – il Piemonte ha somministrato il 90,2 % delle dosi ricevute, collocandosi quattordicesimo in Italia, sotto la media italiana del 90,7%. Ma il dato delle dosi ricevute viene caricato con ritardo per tutte le Regioni, quindi in realtà siamo più indietro, all’82,3% delle dosi ricevute”.
“Le prestazioni – spiegano – sono confrontabili solo in base alle percentuali di inoculo delle dosi ricevute, i numeri assoluti non hanno senso, viste le dimensioni diverse delle Regioni. Noi abbiamo somministrato 103.901 dosi di Astrazeneca (54%), 36.177 dosi di Moderna (57%), e 669.185 di Pfizer (91%)”.
“Il Piemonte – aggiungono – presenta ampi margini di miglioramento: man mano che la disponibilità si è ampliata, è scivolato indietro in classifica. A queste difficoltà si sommano le false partenze, come la mancata partenza lunedì delle vaccinazioni negli studi dei medici di base o il mancato coinvolgimento degli stessi medici di base nei centri vaccinali. Aprile sarà il mese della ‘prova del 9” concludono Rossi e Valle.