Piero Fassino parla di periferie, durante l’incontro con i rappresentati dello Spi Cgil, ma soprattutto dopo aver parlato con i torinesi al mercato di via Porpora.
Il sindaco respinge al mittente le accuse di chi sostiene che la sua giunta si sia dimenticata dei quartieri periferici. Al contrario, Fassino, che al ballottaggio del 19 giugno dovrà vedersela con la candidata del Movimento Cinque Stelle Chiara Appendino, spiega dal sindacato dei pensionati che è stato fatto molto per le periferie e che verrà fatto ancora tanto in futuro: «C’è un piano strategico mirato per Barriera di Milano, Falchera, Rebaudengo e Villaretto, in particolare per le aree più critiche, per rispondere a una situazione difficile e alle giuste sollecitazioni che arrivano dal quartiere», dice il candidato del centrosinistra.
«C’è la sensazione di essere emarginati, c’è il problema della sicurezza, i negozi che chiudono, il bisogno di vedere di più la presenza delle istituzioni sul territorio – aggiunge – In questi anni non siamo certo stati disattenti, ad esempio mettendo qui più risorse che altrove sui servizi sociali. Probabilmente non è bastato – continua Fassino – e per questo faremo uno sforzo in più con una strategia mirata che intervenga su più fronti».
«Un progetto – ha detto in conclusione Fassino – per aumentare ancora di più i servizi di contrasto alle fragilità, interventi più massicci per la sicurezza, più presenza in strada, davanti alle scuole e nei parchi, riportando ad esempio un corpo di volontari, e non ultimo incrementare iniziative aggregative, culturali e sociali che innalzano la qualità della vita».