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mercoledì, 4 Dicembre 2024

Umanisti cercano lavoro: vai con le risorse umane!

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Una nuova visione per le lauree umanistiche

Chi si appresta ad intraprendere i propri studi in una facoltà umanistica, spesso sente esprimere dai propri conoscenti e parenti diversi dubbi su questa scelta in vista di un impiego futuro. Infatti, purtroppo, gli studenti con la laurea in Lettere, Filosofia e altre materie affini sono bollati in maniera superficiale come dei “futuri disoccupati”, soprattutto vista la situazione non certo piena di opportunità del sistema scolastico italiano. Il fatto che chi possiede questi titoli può sperare solo di fare il docente, o magari il supplente, è dettato da una visione obsoleta e ormai superata del mondo del lavoro. 

Risorse umane e comunicazione digitale, i nuovi sbocchi per Lettere e Filosofia

In realtà, in alcuni ambiti come quello delle risorse umane o della comunicazione digitale, gli umanisti sembrano avere un vantaggio competitivo rispetto a chi proviene da indirizzi tecnico-scientifici. Nel primo dei settori citati, in particolare, è possibile trovare un gran numero di professionisti provenienti dalla facoltà di Filosofia. Questi possono offrire una visione a 360° gradi del lavoro, tale da garantire ottimi risultati sia nella selezione del personale, sia nella gestione all’interno dell’azienda. Per quel che concerne invece la comunicazione digitale, le persone che acquisiscono un diploma in queste materie risultano più efficaci nella scrittura persuasiva e, ovviamente, nel non commettere grossolani errori di grammatica e sintassi.

Gestione delle risorse umane: processi e obiettivi

Una visione olistica è particolarmente funzionale alla gestione delle risorse umane o, in inglese, human resource management, abbreviato in HR. Questa branca abbraccia diversi processi che cominciano dall’inserimento del personale in azienda e continuano per tutta la durata del rapporto lavorativo. In questa seconda fase le azioni da mettere in campo sono molteplici: assegnare il ruolo ottimale per il lavoratore stesso e l’impresa, valutarne l’andamento nel corso degli anni, garantire una formazione continua per permettergli di accrescere le proprie competenze.

Come diventare un professionista in HR

Una laurea triennale o magistrale in questi corsi non è però sufficiente da sola. Per diventare professionisti occorre quindi continuare il proprio processo di specializzazione e apprendimento, iscrivendosi, ad esempio, ad un master in risorse umane. Grazie a questo sarà possibile acquisire competenze in campi come il team building e i processi di leadership; la selezione del personale anche attraverso i nuovi strumenti digitali (ad esempio LinkedIn e Facebook); processi per la formazione continua dei lavoratori; nozioni di contrattualistica e tecniche di negoziazione. È possibile frequentare un master di questo genere anche online, accedendo ai vantaggi che l’e-learning offre nelle università come Unicusano, tra cui una gestione del proprio tempo funzionale ai propri impegni, e la possibilità di seguire i corsi e le lezioni da casa direttamente dal proprio PC.
In questo modo sarà possibile accedere ad una professione tra le più richieste in Italia e non solo, contando quindi su un futuro di carriera pieno di soddisfazioni e di opportunità. D’altronde si tratta di un mestiere che non potrà essere messo fuorigioco dall’evoluzione tecnologica ma che riuscirà sempre ad adattarsi ad essa.

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