“Nel 2002, dopo le esperienze dei Social forum, della marcia Perugia-Assisi e del movimento dei movimenti sono stato fondatore insieme a tanti e tante di Torino Contro la Guerra. Chi, come noi, ha lottato contro le guerre preventive di Bush e ha vissuto l’amarezza di un movimento pacifista definito “la seconda potenza mondiale” e rimasto tuttavia inascoltato sa bene a cosa ha portato ignorare quelle voci e aprire quel fronte di guerra”, lo sostiene il capogruppo Luv in consiglio regionale del Piemonte, Marco Grimaldi.
“Oggi gli scenari che si annunciano sarebbero davvero incontrollabili e spaventosi.
Leggo tante riflessioni sulla guerra appena cominciata, ma credo che in questo momento – prima ancora che lanciarsi in analisi geopolitiche, di economia energetica, o sui lunghi strascichi della Guerra fredda che spesso inducono a pensieri cinici – serva condannare la gravissima invasione russa, lavorare per il cessate il fuoco e per evitare ogni escalation, riattivare i canali diplomatici”.
“Sono orgoglioso che Sinistra Italiana abbia annunciato che aderirà alle mobilitazioni promosse dalla ‘Rete italiana pace e disarmo’ in tutte le città e faccio appello a tutti e tutte a scendere in piazza sabato anche a Torino per la pace, così come farà Sinistra Ecologista”.
“L’Italia ha una grande tradizione pacifista, le organizzazioni sociali e i movimenti hanno sempre contribuito al dibattito del paese con una straordinaria profondità di analisi e proposta e dovremo farlo ancora una volta”.
“Dobbiamo essere attori nella ricerca di ogni soluzione per fermare il conflitto e sostenere la popolazione civile, fare in modo che il Governo italiano ascolti le nostre ragioni e che l’Europa dimostri di esistere e agisca con forza per la pace”, conclude Grimaldi.