Trasportavano un vero e proprio arsenale Cristian Impagliatelli e Salvatore Baracca i due uomini arrestati a Druento in provincia di Torino. C’era tanto esplosivo all’interno della loro Fiat Punto che quando i carabinieri hanno iniziato a controllare hanno detto ai militari “Andiamo piano sennò facciamo la fine di Falcone».
Quattro chili di tritolo, ma anche bombe a mano, di marca jogoslava un fucile a pompa, quattro pistole con 400 proiettili, una mitrglietta “Scorpion” e un ordigno artigiale completo di innesco. La macchina di Impagliatelli, 33 anni, di origine pugliesi, con sulle spalle precedenti contro il patrimonio e di Salvatore Baracca, sardo 34 anni incensurato, è stata notata dai carabinieri e bloccata nei dintorni di Druento, dove abita uno dei due. Durante la perquisizione del bagagliaio, i militari dell’arma hanno trovato una santabarbara: le armi erano avvolte in fogli di giornali datati novembre 2013. Dopo aver avvertito i militari della pericolosità del materiale che trasportavano, l’unica risposta che sono riusciti a dare i due uomini alle domand3 degli inquirenti è stato di aver trovato per strada dell’esplosivo.
Peccato che nel bagagliaio ci fosse anche una vanga e che sia il tritolo e le armi fossero sporchi di terra, segno che fosse stato dissotterrato. Le indagini sono condotte dal pubblico ministero Paolo Toso che dovrà capire a cosa servisse l’arsenale.