La chiusura definitiva, oggi, del Tribunale di Pinerolo – come degli altri 29 tribunali giudicati inutili in tutta Italia dal governo – porta la firma di due ministri che hanno deciso di adottare una misura legislativa contraria al pronunciamento del Parlamento e agli stessi criteri contenuti nel decreto legislativo del 2012. Severino prima e Cancellieri poi hanno deciso, soprattutto per il Tribunale di Pinerolo, di intraprendere una scelta sbagliata, controproducente e ridicola che cozza contro ciò che il Parlamento ha ripetutamente detto negli organismi competenti e contro le normali esigenze di funzionalità della giustizia in quei territori.
Come, spiace dirlo, si sono rilevate ridicole, se non grottesche, le rassicurazioni di quei parlamentari piemontesi che annunciavano quasi ogni settimana il varo di un “decreto correttivo” che ripristinava il Tribunale di Pinerolo. Le promesse, quando sono ridicole e grottesche, non occorre farle. Perché si traducono nel giro di poco tempo in boomerang altrettanto ridicoli e grotteschi.