Alessandro del Piero scalda gli animi in Consiglio Comunale, ma le rivalità calcistiche tra Toro e Juventus c’entrano poco. La casus belli è la cittadinanza onoraria al numero 10 della Juve che dopo aver regalato anni di vittorie e gloria alla squadra bianconera è emigrato all’estero per la discutibile scelta societaria dove la gratitudine al campione venne accantonata. La proposta perché Alex diventasse cittadino onorario di Torino è della Lega Nord su proposta del consigliere comunale e capogruppo Fabrizio Ricca, che in Sala Rossa però, ha trovato solo 20 voti favorevoli scatenando le ire leghiste. «Lo scrittore Roberto Saviano non ha mai avuto nulla a che fare con la nostra città, eppure gli è stata concessa la cittadinanza – ha spiegato Ricca – mentre viene negata a un personaggio come Del Piero che ha portato la torinesità ovunque», ha concluso il capogruppo.
Tra gli oppositori alla cittadinanza al bianconero, per molti simbolo della squadra, il consigliere comunale del Pd Michele Paolino: «Bisogna usare con saggezza la cittadinanza onoraria e sarebbe opportuno introdurre riconoscimenti differenti come ad esempio un premio alla Città» ha replicato il capogruppo del Pd.
Cuore ingrato Torino per Del Piero. E si vocifera che alla base della bocciatura ci siano delle ragioni politiche, ovvero che il calciatore paghi dazio solo perché la sua cittadinanza onoraria sia stata proposta dal centrodestra. “Al danno la beffa”: infatti, don Aldo Rabino, cappellano del Toro ha avuto la cittadinanza. Più derby di così…