Quattro indagati di etnia sinti. Il capofamiglia 60enne e altre tre persone. Il capo d’accusa, truffe a danno di anziani. La questura di Torino infatti, ha sequestrato il patrimonio mobiliare e immobiliare della famiglia per un valore di due milioni di euro, proventi dell’attività illecita, nello specifico si tratta di ville a Nichelino, Cambiano e Asti dall’altissimo valore immobiliare, in cui gli agenti hanno trovato finiture di pregio.
La banda utilizzava sempre lo stesso metodo, si spacciavano per pubblici ufficiali o gestori di energia, e, appena riusciti ad entrare in casa dei malcapitati, svaligiavano l’appartamento. Tra i componenti, il capofamiglia, già hai domiciliari per 9 furti, e condannato dal tribunale di Milano, alcuni con la complicità di moglie e genero. Uno dei figli, anch’egli indagato sempre per truffe ad anziani in Friuli, ed un secondogenito, che dopo una breve carriera calcistica si è unito al business familiare.