I quattro sfidanti alle primarie del centrosinistra per eleggere il candidato sindaco di Torino hanno firmato questa mattina di fronte a Palazzo di Città il codice di autoregolamentazione, aprendo ufficialmente così la campagna elettorale per il voto del 12 e 13 giugno.
E’ stato anche eseguito il sondaggio per l’ordine in cui compariranno sulla scheda per le consultazioni: Igor Boni, Francesco Tresso e i due esponenti Pd Stefano Lo Russo e Enzo Lavolta.
Dunque al via 17 giorni di campagna elettorale per scegliere chi sfiderà Paolo Damilano come candidato sindaco del centrosinistra. Tutti e quattro i candidati hanno anche espresso la loro idea di città.
Per Boni bisogna “portare l’amministrazione fuori dal palazzo, nella città, costruendo una nuova Torino a 10-20 anni, partendo dal rapporto strettissimo con Milano e con l’area metropolitana. Con le primarie i torinesi vedranno la differenza tra chi apre le porte e un centrodestra chiuso nelle proprie stanze”. Tresso invece punta sul fatto di essere “l’unico candidato civico. La raccolta firme per me è stata l’opportunità di mobilitare molta gente che ha creduto nella possibilità che ci sia una politica che si apre e capace di mettere tutte le risorse a favore dello sviluppo di Torino. Bisogna giocare realmente in un campo largo non ristretto dalle logiche e dinamiche di partito”.
Per Stefano Lorusso la “parola d’ordine lavoro” aggiungendo che le primarie sono “aperte senza un risultato scontato. Quello che dobbiamo fare non è parlare al centrosinistra ma alla città”.
Un dialogo largo è quello su cui punta Lavolta. “Io dialogo con tutti, voglio favorire il dialogo con la città e non ho preclusioni verso il M5S, anzi credo si debbano affermare i punti di contatto”.