Le Rsu del Teatro Regio di Torino in una nota stigmatizzano le parole del consigliere comunale del M5s e presidente della Commissione Cultura in Comune, Massimo Giovara, che avrebbe difeso sulle pagine di alcuni quotidiani il lavoro di Graziosi, l’ex sovrintendente Graziosi, sostenendo che il suo era un piano industriale di qualità, purtroppo “ostacolato”, e che ora “il commissariamento sarà l’occasione per portarlo a termine”.
“Dopo aver assistito, negli ultimi tempi, a una ingerenza politica inaccettabile, che nulla ha a che vedere con la missione del Teatro Regio di diffondere musica e cultura, le lavoratrici e i lavoratori non sono più disposti a leggere o ascoltare dichiarazioni di discredito nei propri confronti, e si riservano pertanto la possibilità di procedere nelle sedi più opportune”.
“Tali affermazioni – scrivono le Rsu – se non circostanziate con fatti e nomi precisi, non sono che opinioni e dichiarazioni politiche atte a infangare il buon nome e l’alto valore professionale ed artistico dei dipendenti del Teatro. Inoltre nel biennio di amministrazione pentastellata nessun dirigente ha mai presentato al tavolo sindacale una sola azione del piano di sviluppo: se non è stato dato avvio al percorso di risanamento, pertanto, la responsabilità è da ascrivere esclusivamente alla parte datoriale”.