Da questa mattina 28 maggio sono in corso le perquisizioni della Guardia di Finanza in relazione ad un’inchiesta sulla gestione del Teatro Regio di Torino. Quattro per il momento gli indagati che sono accusati di turbativa d’asta, corruzione e abuso d’ufficio. Tra questi l’ex sovrintendente William Graziosi.
Due società coinvolte, tra cui una elvetica. L’operazione delle Fiamme Gialle, “Spartito”, è condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Torino, su delega della Procura subalpina, dal pm Elisa Buffa e dal procuratore aggiunto Enrica Gabetta.
Secondo le indagini esisteva un legame tra l’ex sovrintendente del Teatro Regio William Graziosi e un’agenzia teatrale svizzera, che avrebbe visto crescere il suo fatturato in seguito alla scritturazione dei suoi artisti.
Ci sarebbero alcune presunte irregolarità anche per la conferma di Graziosi (che però poi non è avvenuta) e nell’affidamento di incarichi a persone a lui vicine per quanto riguarda il marketing del Regio.
Nel corso delle indagini è emersa anche la figura di un dipendente della Fondazione che, nel giro di poco tempo, ha visto il proprio ruolo professionale crescere da corista a collaboratore di staff della sovrintendenza. E secondo gli inquirenti questo dipendente avrebbe favorito l’aggiudicazione di un appalto per il servizio di marketing a un’azienda milanese. Il nome è quello di Roberto Guenno, candidato del Movimento Cinque Stelle per la Regione nel 2014 e per il Comune di Torino nel 2016, mai eletto.
Con questa persona risulterebbero indagati anche un imprenditore milanese e un imprenditore svizzero.