Non usa mezzi termini il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino a chi gli chiede un commento in merito al contro-dossier che la Lega ha realizzato sulla Tav dal quale emergerebbe che i costi per uno stop sono maggiori rispetto al completamento dei lavori. «Leggo che Salvini fa suoi i dati da me più volte pubblicati sui costi della Tav. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, se non fosse solo l’ennesima puntata di una sceneggiata che la Lega non vuole concludere assumendosi la responsabilità di governo di una decisione».
Insomma, per il governatore Pd Salvini e i suoi starebbero temporeggiando per non scontentare nessuno, gli elettori pro Tav da un lato e l’alleato di governo No Tav dall’altro: «La Lega dice che la Tav si deve fare e poi rinvia alle calende greche il voto sulla mozione Pd alla Camera che chiede di far ripartire i bandi bloccati dal governo Lega-5Stelle, accordandosi con i pentastellati per allungare il brodo. Basta prenderci in giro»
Chiamparino ha anche confermato la presenza del ministro dell’Interno in Valsusa venerdì prossimo dove visiterà il cantiere e porterà la sua solidarietà alle forze dell’ordine: «Salvini si ricordi che chi tira le bombe carta sono gli amici degli amici del suo alleato al governo. Ogni rinvio sulla Tav è una mancanza di rispetto anche del lavoro finora fatto dalle forze dell’ordine. Con la divisa che sfoggerà per l’occasione, Salvini porti a Chiomonte anche la decisione del governo sulla Tav. La propaganda è a zero».
Meno contento dei risultati del dossier del Carroccio è invece il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Giorgio Bertola che ribadisce come l’unica analisi di cui tenere conto è quella costi-benefici chiesta dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: «Sarà quell’analisi a dire cosa conviene fare e il governo di cui fa parte anche Salvini deciderà i tempi e i modi per rendere pubblici i risultati dello studio. Certo non ci aspettavamo un contro dossier della Lega visto che nel contratto di governo è scritto chiaramente, e lo hanno firmato, che si sarebbe fatta l’analisi costi-benefici».