E’ in partenza. Un progetto che intende portare beni di necessità alle famiglie più colpite dalla crisi legata all’emergenza coronavirus, oltre a diverse persone già in difficoltà. Spesso i nuovi poveri hanno maggiori difficoltà a manifestare il loro disagio e chiedere aiuto, per questo l’azione di Spesa solidale non sarà solo una mera raccolta ma anche un modo di individuare bisogni e aiuti, senza dimenticare il fattore dignità umana. E’ questo il pensiero di Renato Dutto, storico patron dell’ennesima iniziativa di solidarietà, promossa dalla sua Uildm, insieme a diverse altre espressioni del patrimonio associativo di Chivasso.
“Proprio in avvio della Fase 2, in cui tutti parlano di rilancio e ripresa, occorre non dimenticare le tante persone fragili e svantaggiate” ricorda Renato Dutto che precisa come “l’idea parte da un benefattore chivassese che ha messo a disposizione, della Sezione Uildm Paolo Otelli di Chivasso, un ampio locale proprio in centro, nella Quintana del Cedro. Un posto facile da raggiungere e agevole per ricevere le donazioni”.
L’azione di solidarietà coinvolge più soggetti a partire da don Davide Smiderle, responsabile della Caritas interparrocchiale di Chivasso, e Bruno Borsano, presidente del Comitato della Croce Rossa Italiana di Chivasso.
La raccolta, che partirà a metà maggio, privilegia beni alimentari a lunga conservazione e di prima necessità (dentifirici, spazzolini, sapone, prodotti per l’igiene, ecc.).
Dutto precisa come questa iniziativa avrà bisogno di forte supporto da parte dei chivassesi. Un contributo che, oltre ai beni materiali, prevede la presenza di uno o due volontari nel locale (con adeguato distanziamento) per ricevere le donazioni.
L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Chivasso, ha trovato l’adesione di diverse associazioni presenti sul territorio: Sezione chivassese dell’Associazione Nazionale dei Bersaglieri, San Vincenzo de’ Paoli, l’Avulss di Chivasso, Acli di Chivasso e l’associazione Nemo.In.Forma-Citt@.
Uildm, Caritas e Cri hanno lanciato un appello al mondo associativo locale per assicurare un numero di volontari in grado di coprire i turni di presenza nella struttura (quattro aperture alla settimana, dalle 10 alle 12 e/o dalle 16 alle 18), sollecitando il massimo impegno nella raccolta tra i propri associati.
Dutto mette in guardia per la delicata fase della distribuzione: “Si dovrà anche tenere conto di equità e privacy, si è quindi puntato su enti/associazioni che, operando da molti anni in collaborazione con istituzioni locali e servizi sociali, godono di un notevole grado di conoscenza e di esperienza nel settore dei bisogni pregressi ed ora anche dei nuovi, originati dall’emergenza sanitaria in atto”.
I soggetti che seguiranno questa fase sono: Caritas Interparrocchiale di Chivasso e Comitato della Croce Rossa Italiana di Chivasso che si occuperanno della distribuzione alle famiglie dei beni di prima necessità.