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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Slow food a sostegno del cinema

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Riccardo Graziano
Riccardo Graziano
Figlio del boom demografico e dell'Italia del miracolo economico, vive con pessimismo non rassegnato l'attuale decadenza del Belpaese. Scopre tardivamente una vocazione latente per il giornalismo e inizia a scrivere su varie testate sia su carta stampata sia su web.

Tra le attività che necessiteranno di particolare sostegno in questa fase di ripartenza ci saranno sicuramente le sale cinematografiche. Anche Slow Food ha deciso di portare il proprio contributo in questo senso, con il progetto CINE (Cinema communities for Innovation, Networks and Environment) il cui obiettivo è proprio il rilancio delle sale cinematografiche nell’ambito delle proprie comunità locali.

L’iniziativa cade a pennello per rilanciare quello che, nelle intenzioni pre-epidemia, doveva essere il programma Torino Città del Cinema 2020, prima che l’emergenza CoVid19 sconvolgesse ogni cosa e ci costringesse a lunghi mesi di quarantena.

Più in generale, l’intenzione è anche quella di sostenere il cinema in quei territori dove le sale cinematografiche non ci sono o versano in cattive acque, valorizzando la funzione di aggregazione culturale e sociale di cui è capace la settima arte.

Naturalmente, il tutto sarà portato avanti nell’ottica di Slow Food, quindi con attenzione al cibo di qualità – buono, pulito, giusto – all’agricoltura biologica e sostenibile a tutela di terreni e territori e, più in generale, alla salvaguardia dell’ambiente e alla maturazione di una rinnovata coscienza ecologica.

Non a caso, l’esordio del progetto – appena partito e destinato a durare fino a tutto il 2021 –  avverrà a Ivrea (TO), in concomitanza con il festival Cinemambiente della Valchiusella, programmato a cavallo fra luglio e agosto, appendice estiva della nota rassegna cinematografica nata sotto la Mole.

A seguire, in autunno, in contemporanea con Terra Madre 2020, il programma riprenderà nel capoluogo subalpino, sempre in collaborazione con Cinemambiente e con altri festival della scena cinematografica della città sabauda, con l’obiettivo di contribuire al rilancio delle sale cinematografiche cittadine, provate dal lungo periodo di chiusura forzata. 

Successivamente, le iniziative si sposteranno nella provincia piemontese – Bra, Cherasco e altre località del cuneese – per poi sconfinare fino in Croazia.

Il tutto parte dalla scommessa di continuare a credere nella capacità di attrazione del cinematografo anche nell’era delle piattaforme digitali, dei tablet e di tutti quegli strumenti tecnologici che rischiano di trasformare il film da momento di aggregazione a oggetto di fruizione individuale, tendenza già in atto ed estremamente insidiosa, perché perfettamente in linea con i modelli socio-culturali individualisti ed edonisti che hanno dettato legge negli ultimi decenni, contribuendo a provocare la frammentazione sociale che caratterizza l’epoca attuale.

All’opposto, l’idea è proprio quella di tornare a puntare sulle sale cinematografiche come aggregatori sociali di comunità, ove veicolare anche i messaggi cari a Slow Food, rivolti all’attenzione verso il cibo, l’alimentazione sana, il presidio dei territori, il ripristino di un’agricoltura sostenibile, la tutela di chi lavora nella filiera alimentare, la salvaguardia degli ecosistemi. 

Per ottenere questo risultato, Slow Food lavorerà in collaborazione con Cinemambiente e i cinema locali per la selezione delle pellicole e la stesura dei cartelloni, affiancando alle proiezioni dibattiti, momenti di divulgazione e degustazioni volte a valorizzare le eccellenze enogastronomiche dei territori che ospiteranno le rassegne.

Nelle intenzioni, il progetto dovrebbe servire a coinvolgere soprattutto i giovani, affiancando il momento ludico alla possibilità di maturare una coscienza civica e ambientale, in modo da spingere le nuove generazioni verso una partecipazione attiva sulle tematiche care a Slow Food e ai promotori di Cinemambiente.

A tale scopo, tra i partner dell’iniziativa c’è anche il Mobile Film Festival, un concorso cinematografico, creato nel 2005, che sfida i giovani registi a produrre un film da un minuto, usando semplicemente un telefonino. Mobile Film Festival avrà il compito di spiegare ai ragazzi tra i 14 e i 25 anni come utilizzare dispositivi alla portata di tutti, come il proprio cellulare, per girare un vero e proprio cortometraggio.
Oltre a Mobile Film Festival, i partner del progetto Cinema communities for Innovation, Networks and Environment (CINE), finanziato dall’Unione europea e coordinato da Slow Food, sono l’Associazione Cinemambiente, il Cinema Boaro di Ivrea (To), il Cinema Vittoria di Bra (Cn), l’associazione croata Kinookus e il Comune di Cherasco (Cn)

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