Si è aperto oggi tribunale a Torino il processo per le presunte irregolarità nella vecchia gestione del Salone del libro, che fra i 19 imputati annovera l’ex sindaco Piero Fassino, l’ex patron Rolando Picchioni, l’ex assessore regionale Antonella Parigi e Giovanna Milella, ex presidente della Fondazione. Gli episodi risalgono a un periodo compreso fra il 2010 e il 2016. Uno degli avvocati difensori, Luigi Chiappero, ha riproposto la questione, sollevata in occasione dell’udienza preliminare, dell’utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche osservando che nel corso delle indagini, dal 2015 al 2017, sono state prorogate 55 volte. Secondo il legale, con il passare del tempo l’attività è diventata “una ricerca random di possibili notizie di reato” perché le autorizzazioni del gip “non c’entravano nulla con la tematica iniziale”. Il pubblico ministero Gianfranco Colace replicherà alla prossima udienza, che sarà il 5 aprile.