I saldi ai torinesi sono piaciuti. È stata infatti un’occasione per mettere mano al portafoglio. Come è ormai consuetudine i cittadini del capoluogo piemontese hanno aspettato con trepidazione l’arrivo dei ribassi, tanto che le spese natalizie erano state in calo.
A registrare questa tendenza è stata l’Ascom, l’associazione commercianti, che nei primi quindici giorni di vendite ha evidenziato un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Cresce anche il valore dello scontrino, ovvero quanto in media è stato speso: se nel 2012 era 105 euro, quest’anno è di 115 euro.
Come detto un leggero miglioramento che però non ha portato i commercianti a fa saltare i tappi di italico (visto il sempre presente clima di risparmio) spumante. Il loro è un ottimismo, sempre secondo l’Ascom, moderato. Cauto, sarebbe più giusto dire, visto che la tempesta non è ancora passata . Ma comunque c’è soddisfazione negli addetti ai lavori. Soprattutto per quanto riguarda il settore abbigliamento: «Finalmente un segno più – conferma Francesco Cena, presidente del sindacato abbigliamento dell’Ascom torinese – per un settore come il nostro che da anni non vantava un segno positivo neppure con i saldi».
Inoltre emerge un altro dato: l’incremento va a pari passo delle presenze turistiche a Torino. Tradotto chi viene in città approfittano dell’occasioni. Soprattutto il turisti che arrivano dai Paesi dell’Est, che fino a poco tempo fa concentravano le loro spese a Milano, ma che oggi si sono accorti di ciò che può offrire la nostra città. «Possiamo affermare – dice, infatti, la presidente dell’Ascom Maria Luisa Coppa – che il business dei saldi e dello shopping è strettamente legato all’incremento delle presenze turistiche».
«Le vendite di queste settimane, a Torino un ritorno al negozio tradizionale, o storico, dove il prezzo scontato non riduce mai la qualità del prodotto e del servizio».
«Non so – conclude la presidente Coppa – se si possa già parlare di vera e propria inversione di tendenza, ma certo la situazione appare in lieve miglioramento rispetto a quella degli anni passati. Ora ciò che chiediamo sono risposte concrete e di rapida esecuzione, da parte di Governo e istituzioni, affinché sia possibile mettere in campo tutte le condizioni per ripristinare un clima di maggiore fiducia per il futuro».
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