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venerdì, 18 Ottobre 2024

Russia, Renzi omaggia Nemtsov e Putin

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Sei garofani rosa chiusi da una coccarda tricolore. È l’omaggio del presidente del Consiglio Matteo Renzi a Boris Nemtsov, politico russo e vicepremier durante il governo di Boris El’cin ucciso la scorsa settimana sul ponte Bolshoi Moskvorecki, a due passi dal Cremlino.
«Stamattina a nome dell’Italia sono andato a portare un fiore in un luogo simbolico. Nel rispetto della giustizia russa che verificherà e speriamo possa al più presto assicurare i colpevoli al processo giusto e necessario», ha esordito Renzi di fronte a una platea di imprenditori italiani a Mosca. È iniziata così la visita diplomatica del premier in Russia, che in mattinata ha incontrato il primo ministro Dmitrij Anatol’evič Medvedev e che a breve si intratterrà con il presidente Vladimir Putin.
Molti i temi delicati che verranno affrontati oggi. Il viceministro italiano degli esteri, Lapo Pistelli, ha spiegato che la visita di Renzi ha diversi obbiettivi. Tra i principali: responsabilizzare Mosca circa il suo ruolo nelle crisi di Ucraina e Libia. «La Russia – ha spiegato Pistelli – è un attore globale, membro del Consiglio di sicurezza dell’Onu e ha numerose proiezioni in Medio Oriente».
Sul fronte ucraino l’intento della diplomazia italiana è quello di assicurarsi che Mosca si dimostri partner responsabile e spinga i filo-russi al rispetto degli accordi di tregua raggiunti a Minsk, nella speranza che in un futuro prossimo si possa lavorare a una loro implementazione.
Oggetto di discussione saranno anche le sanzioni che la comunità internazionale ha inflitto alla Russia, e le ripercussioni che queste hanno avuto sullo scambio commerciale dei due Paesi. Argomento già affrontato dal ministro degli esteri Sergei Lavrov in un’intervista che ha di poco preceduto la visita del premier italiano a Mosca.
Lavrov ha infatti ricordato che a causa del deterioramento dei rapporti con Bruxelles, nel 2014 non si sono tenuti i consueti incontri di alto livello per promuovere gli scambi commerciali e i rapporti economici tra Italia e Russia. «Il volume dell’interscambio lo scorso anno è diminuito del 10% rispetto al 2013», ha ricordato il ministro russo. Sull’argomento è tornato anche il primo ministro Medvev, che ha aperto il colloquio con il premier Renzi auspicando di poter «discutere, oltre che di politica internazionale, anche dei rapporti bilaterali e dei rapporti economico-commerciali che di certo sono influenzati dalle attuali relazioni russo-europee».
Matteo Renzi ha replicato augurandosi una massiccia presenza di cittadini russi all’Expo di Milano, in apertura il prossimo primo maggio, e approfittando dell’occasione per rinnovare l’invito a Vladimir Putin a far visita all’evento.
Altro tema delicato oggetto dei colloqui e quello relativo alle tensioni provocate dal conflitto libico. Nel corso di un’intervista all’agenzia si stampa ufficiale russa, la Tass, Renzi ha auspicato un intervento di Mosca per far fronte alla difficile situazione che si sta prospettando in Libia, alla luce soprattutto degli storici legami che legano Russia ed Egitto. «Il dossier libico – ha detto il premier – è prioritario».

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