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giovedì, 14 Novembre 2024

Roma, scontri studenti-polizia alla Sapienza

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Alla Sapienza di Roma gli uomini della celere il casco se lo sono tenuti a coprire il viso, così come hanno impugnato per bene i loro manganelli contro i ragazzi dei collettivi studenteschi che in mattinata si sono riuniti davanti al rettorato per protestare contro l’attuale governo e le grandi opere come il Tav. Occasione: la conferenza nazionale del ministero dell’Ambiente “La natura dell’Italia” sulla green economy, alla presenza di vari ministri e a cui avrebbe dovuto partecipare il premier Letta e il presidente della Repubblica Napolitano.
Gli studenti hanno affisso alcuni striscioni sui palazzi della facoltà (“L’Università è di la vive non di chi la distrugge”; “La nostra Università non è una passerella per chi semina austerità! Napolitano e Letta non siete i benvenuti a La Sapienza!” sono alcuni degli slogan) e poi hanno raggiunto l’aula magna del rettorato dove sono stati lanciati alcuni petardi. E qui, a differenza di quanto accaduto nelle proteste dei giorni scorsi in Italia, l’intervento della polizia si è fatto sentire. Un fitto cordone di agenti in assetto antisommossa ha presidiato l’ingresso dell’aula magna.
Poco dopo la protesta si è spostata nel cortile del rettorato dove al lancio di uova e petardi la polizia ha risposto con manganelli e lacrimogeni. Due ragazzi sarebbero inoltre stati fermati. Mentre minimizza la situazione il rettore Luigi Frati per il quale «si tratta solo di qualche botto di saluto in vista della fine dell’anno».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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