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giovedì, 24 Ottobre 2024

Ricca: “Destiniamo i fondi dei progetti per i rom alle scuole materne paritarie”

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Moreno D'Angelo
Moreno D'Angelo
Laurea in Economia Internazionale e lunga esperienza avviata nel giornalismo economico. Giornalista dal 1991. Ha collaborato con L’Unità, Mondo Economico, Il Biellese, La Nuova Metropoli, La Nuova di Settimo e diversi periodici. Nel 2014 ha diretto La Nuova Notizia di Chivasso. Dal 2007 nella redazione di Nuova Società e dal 2017 collaboratore del mensile Start Hub Torino.

di Moreno D’Angelo

«Siamo riusciti a reperire i fondi per coprire la quasi totalità del taglio effettuato dalla Giunta Appendino alle scuole materne».
Manifestando tutto il suo orgoglio il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca ha così presentato, prima di entrare in Commissione Bilancio, gli emendamenti per la copertura del taglio ai fondi destinati alle scuole paritarie torinesi per quella che ha definito «una scelta tutta politica di forte impatto». Una scelta alla cui base vi è questa considerazione del rappresentante del Carroccio a Torino: «Non ho esitazione alcuna se devo scegliere tra destinare risorse alle scuole materne paritarie o ai nomadi».
Entrando nel dettaglio Ricca ha precisato come «Su 750mila euro di sforbiciata ne siamo riusciti a reperite quasi seicentomila». Questo attingendo a fondi destinati, con progetti ancora da sviluppare, ai nomadi e abbassando e riportando il contributo al Teatro Regio pari a quello destinato dalla Giunta Fassino l’anno scorso». Ha poi aggiunto: «Siamo sicuri che il nostro principale teatro potrà sopravvivere anche con trecentomila euro in meno».
Ricca ha infine ammesso che «con questi emendamenti al bilancio non risolviamo i problemi della città causati dall’incapacità di chi governa Torino ma almeno mettiamo una pezza ad uno dei tagli più odiosi di questa manovra».
Il capogruppo della Lega ha infine ha lanciato un ennesima frecciata polemica alla sindaca in merito alle sue priorità :«A questo punto sarà Appendino a scegliere se mantenere una promessa elettorale o trasformarla in un’altra bugia».

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