Anna è l’esempio del dramma che molte persone vivono a Torino passando in breve tempo da una condizione economica “tranquilla” al totale disagio.
Anna, impiegata e sposata con un manager, viveva dal 1986 insieme alla sua famiglia in un appartamento oggi sotto sfratto. Una vita tranquilla e agiata ma la favola si chiude con la separazione e le disposizioni del Tribunale Civile del 2008. Nel momento del divorzio la donna perde il lavoro. Dal 2012 l’ex marito smette di pagare il mantenimento lasciando Anna e i figli nell’indigenza. Nonostante appelli e condanne del marito questi non ha riconosciuto più nulla ad Anna che intanto ha ricevuto anche la notifica di sfratto.
La donna ha subito fatto richiesta per ottenere l’emergenza abitativa e la casa popolare, ma sono state entrambe negate in quanto, al lor dire, il marito continua a pagare e lo stato di morosità preclude la possibilità di iscriversi alla lista per le case popolari.
Martedi 19 novembre per Anna ed i suoi figli, come detto, lo sfratto diventa esecutivo e loro finiranno in mezzo ad una strada.
Per questo è stato indetto un presidio antisfratto alle ore 6 dell mattino in via Ormea 12.
Altri sfratti sono previsti nella giornata: in corso Agnelli 100 e in via Braccini 95. Per questo il movimento cittadino di lotta ha indetto il “blocca sfratto day” tenterà anche di bloccare gli sfratti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA