di Giulia Zanotti
Un registro della bigenitorialità per i figli di coppie divorziate o separate. È quanto richiesto in una proposta di mozione depositata dal Vicepresidente del Consiglio Comunale di Torino, Enzo Lavolta, in cui si impegna la sindaca Appendino e la giunta a prendere alcune importanti misure, come già avvenuto in altre città italiane, per garantire ai figli un rapporto stabile con entrambi i genitori.
«Fermo restando che la residenza rimarrà univoca ai sensi dell’articolo 45 del Codice Civile e nei limiti dell’esercizio della responsabilità genitoriale eventualmente imposti dalle autorità giudiziarie si impegna sindaco e giunta a istituire, come già proposto in altre Città italiane, un registro per la bigenitorialità, al quale anche solo uno dei genitori potrà iscrivere il proprio figlio anche se l’altro genitore vive in una casa diversa» si legge nella mozione depositata in cui si chiede anche la creazione di un apposito Regolamento che disciplini l’utilizzo e la tenuta del sopra citato registro, oltre a sollecitare il Parlamento «affinché voglia modificare la legislazione vigente in materia di affidamento dei figli in modo da rendere effettivo per i figli di genitori non più conviventi il godimento dei diritti sopra rammentati».
«Una recentissima indagine Istat – spiega Lavolta – analizzando i dati dal 2005 al 2015 ha rilevato che al di là dell’assegnazione formale dell’affido condiviso, che il giudice è tenuto a effettuare in via prioritaria rispetto all’affidamento esclusivo, per tutti gli altri aspetti considerati in cui si lascia discrezionalità ai giudici la legge non ha trovato effettiva applicazione».
«Un’iniziativa quanto mai opportuna, per difendere e rafforzare i diritti dei figli di genitori non più conviventi ad avere un rapporto stabile con entrambi, e ricevere le cure, l’educazione e l’affetto che meritano» ha concluso Lavolta.