La procura di Torino ha chiuso l’inchiesta denominata “Ream bis”, nata da quella principale che riguardava la caparra da 5 milioni di euro da restituire e non messa a bilancio nel 2016 in merito all’appalto per l’area ex Westinghouse.
In questo filone di inchiesta si approfondiva la questione di quei 5 milioni dati a titolo di prelazione dalla società Ream che poi non ha partecipato al bando.
Tra gli indagati l’allora sindaco Piero Fassino, il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia, la dirigente del Comune di Torino Paola Virano, e Antonio Miglio, all’epoca in Ream e ora i vertici della Cassa di Fossano. L’accusa è di turbativa d’asta.