Chi è che non ha mai sentito parlare di Torino come di una città magica?
Chi è che non ha mai sentito parlare della planimetria energetica del capoluogo piemontese?
Purtroppo è tempo di smorzare subito gli animi: moltissime delle storie e delle leggende che circondano di alone magico Torino derivano da vere e proprie bufale; alcune di carattere storico, altre semplicemente pubblicitario.
I due più grandi casi che collegano Torino ad un mondo esoterico e misterioso sono ben famosi e oggi li ripercorriamo.
Lenzuolo sporco o reliquia di importanza capitale? Breve storia della “sacra” Sindone.
La sindone di Torino, chiamata comunemente con il nome di Sacra Sindone o Santa Sindone, è un lenzuolo di lino che possiede una grandissima importanza per il mondo della religione cattolica. La sindone arriva a Torino a metà 1300, quando viene donata alla collegiata della chiesa di Lirey come lenzuolo che ha avvolto il corpo di gesù.
Il lenzuolo è un rettangolo di lino di color giallo Ocra lungo 441 cm e largo 111; tale lenzuolo è tessuto con trama a spina di pesce ed ha subito due teli di supporto, uno nel 1534 ed uno nel 2002. La sindone presenta chiari segni di bruciatura di forma triangolare a causa dell’incendio scoppiato il 4 Dicembre 1532 all’interno della Sainte Chapelle di Chambèry.
La motivazione per cui la sindone è molto famosa è la presenza di una coppia di due immagini molto tenui che ritraggono un corpo umano nudo a grandezza naturale: un immagine lo rappresenta di fronte ed una di schiena.
Queste immagini sono di un colore più scuro rispetto a quello del telo e sono poco visibili ad occhio nudo, risultando perfettamente chiare soltanto se percepite da una distanza di uno o due metri. Il corpo rappresentato è quello di un maschio adulto, con barba e capelli lunghi.
Nonostante tutto ciò, le diverse analisi scientifiche portate avanti nel corso degli anni hanno datato il lenzuolo ad una data compresa tra il 1260 ed il 1390, date compatibili con la consegna medievale dell’artefatto. Una ricerca portata avanti dal chimico Garlaschelli del CICAP nel 2009 ha inoltre dimostrato come già nel 1300 fosse possibile realizzare una copia della sindone, avvalorando ancor di più l’ipotesi che l’oggetto in questione non sia altro che un artefatto falso spacciato per altro.
Il più famoso sensitivo d’Italia
A molti il nome di Gustavo Rol potrebbe non dire nulla ma, in realtà, egli non è altro che uno dei torinesi più famosi al mondo.
Nella sua abitazione in via Silvio Pellico, il torinese Rol a partire dagli anni 30 mostrò davanti ad un pubblico di selezionati le sue doti di sensitivo in esperimenti molto simili agli odierni spettacoli di magia.
Questa magia sarebbe stata il risultato di un percorso spirituale avvenuto negli anni precedenti, magia possibile soltanto grazie alla presenza di una ponte di potere esterna, non richiamabile a comando, allo stesso Rol. Nel corso dei decenni il sensitivo si ritroverà amico di importanti personaggi dell’epoca, da Federico Fellini alla famiglia Agnelli.
Dopo la seconda guerra mondiale i giornali danno al personaggio ancora più notorietà, cosa che alimenta la curiosità di scienziati ed esperti. Il sensitivo ha sempre rifiutato la ripetizione degli esperimenti in condizioni controllate, cosa che ne ha messo in dubbio continuamente la validità. L’esperienza di Gustavo Rol è ciò che ha portato Piero Angela e Tullio Regge a fondare il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale).
Al giorno d’oggi chissà quale sarebbe il comportamento di un simile personaggio su piattaforme come i Migliori e Sicuri Siti Italiani Non AAMS.
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