Il capogruppo del Partito Democratico, Domenico Ravetti spiega così la lunga settimana che si sta concludendo, dove l’ostruzionismo delle opposizioni a Palazzo Lascaris, sede del consiglio regionale del Piemonte, non impedirà alla maggioranza di votare la proposta di un referendum abrogativo della quota proporzionale della legge elettorale: «Abbiamo fatto il possibile per raccontare le cose come stavano. Certi che la nostra battaglia d’aula sia stata capita dai piemontesi che hanno avuto modo di pesare le vere priorità politiche di questa maggioranza. Priorità che non sono piemontesi».
Ravetti parla di vittoria, anche se farebbe bene a dire il contrario probabilmente, anche perché la sconfitta, visto i numeri in aula, era già scritta: «Abbiamo cosi rispetto per l’aula e le istituzioni che dopo la scelta del contingentamento ci sentiamo più che offesi. Ci fermiamo qui consapevoli di aver vinto una battaglia. Grazie al presidente per aver condotto questo passaggio complicato in maniera equilibrata. Per questo non presenteremo gli emendamenti egli ordini del giorno, ma saranno tutti da votare. Utilizzeremo i 10 minuti per gruppo per le dichiarazioni di voto».
Ravetti inoltre fa capire che se la maggioranza di centrodestra vuole portare a casa il risultato dovranno votare tutti i duecento emendamenti, mentre le opposizioni non voteranno.