di Moreno D’Angelo
C’è anche la realizzazione di cortometraggi ispirati ai racconti di Primo Levi tra le oltre cento proposte dei ragazzi torinesi emerse nell’ambito del “piano adolescenti” voluto e seguito dall’Assessore alle Politiche Educative del Comune Mariagrazia Pellerino.
Tra le idee selezionate vi è anche una installazione artistica che ricicla rifiuti urbani e iniziative che hanno come tema legalità, ambiente e servizio civile.
In questo ambito, in collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Torino, si è anche inteso costruire, attraverso il protagonismo degli adolescenti, mappe pubbliche e interattive che permettano la geolocalizzazione e non solo delle risorse del proprio territorio.
Uno spazio, un nuovo terreno sul quale ogni ragazzo potrà partecipare alla vita del proprio quartiere in modo propositivo anche segnalando un gruppo musicale e artistico, segnalando iniziative, laboratori, o ponendo domande e proponendo soluzioni. Le mappe sono rese pubbliche attraverso First Life. Piattaforma prodotta da un gruppo di giovani del Dipartimento di Informatica, coordinati dal professor Guido Boella, che hanno vinto il bando “Smart Cities and Communities and Social Innovatio” del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per giovani sotto i trent’anni.
Grazie a queste innovazioni, con un’applicazione sul telefonino, sulla mappa si potranno riscontrare, visualizzare e apportare commenti e interventi di singoli cittadini , esercenti, associazioni, con aggiornamenti in real time.
Per una volta tanto proposte e sollecitazioni di ragazzi diventano concretamente materia viva e diretta della programmazione istituzionale. Una idea davvero brillante che fa emergere ascolto e coinvolgimento dei più giovani da parte di soggetti politico istituzionali locali.
E’ da sottolineare come il coinvolgimento dei ragazzi riguarderà tutte le fasi del piano e come i nove progetti vincitori siano già in fase operativa. La loro realizzazione è prevista entro fine anno. E’ stata molto apprezzato il ritrovato feeling dei più giovani con il giardinaggio e con le tematiche ambientali. Nel senso di far diventare slogan generici un impegno personale verde e concreto nella proprio quartiere come fecero tanti nonni che avviarono disordinatamente gli orti urbani molti decenni fa.
Discorso da tempo fortemente riqualificato e valorizzato.