Con quel fare superiore che spesso lo contraddistingue, Matteo Renzi parla di vittoria netta in Emilia Romagna e in Calabria. Ma mentre all’interno del suo partito c’è chi è preoccupato per il forte astensionismo, lui, al contrario, definisce l’affluenza «un problema secondario».
Già, a quanto pare per il presidente del Consiglio l’importante è vincere, anche se sono veramente pochini quelli che hanno votato.
Non si preoccupa, Renzi, del perché in molti, diventando così addirittura il primo partito di entrambe le regioni, hanno deciso di non andare alle urne. Al premier in fondo non possiamo chiedere analisi di voto precise, lui ha scelto lo stile del “motivatore aziendale”. Ovvero ipnotizzare gli italiani sul fatto che nel Paese tutto andrà bene, tutto andrà bene, tutto andrà bene. Ma intanto la gente sempre più alle urne non si presenta e stavolta lo fa proprio come scelta politica, non riconoscendosi né con il centrodestra, né con il centrosinistra, né con i grillini, né con varie ed eventuali.