La difesa d’ufficio del portavoce della sindaca di Torino è sulla giusta strada per diventare un mantra. Quel suo «ho lavorato pancia a terra» per 5 mila euro – pagati (poi restituiti) dalla Fondazione del libro – ripetuto con inossidabile convinzione, presto diventerà con probabilità anche oggetto di cult. L’asserzione peraltro è stata confermata dall’allora vicepresidente della Fondazione Mario Montalcini.
Sarà per questo che il piemme Colace li ha indagati entrambi per peculato. Fermo restando che fino a prova contraria le persone sono innocenti, la frase deve però essere suonata forse sospetta alla Procura di Torino, come la scena che si ripropone nei gialli in cui il vero colpevole offre un alibi al povero incastrato di turno. Ma siamo certi che non sia questo il caso.
Anche perché Luca Pasquaretta non lo merita, a ben osservare la sua storia. Egli è una delle numerose vittime di un sistema di potere che per accidentali combinazioni catapulta persone prive di reali esperienze in dimensioni e vertici piu grandi di loro. A grandi altezze, con una minore concentrazione d’ossigeno, si sa, il rischio di ipossia è frequente. La prima conseguenza è l’ingresso in uno stato confusionale che il soggetto non avverte.
Qualcosa di simile è accaduto ad un altro consigliori di Nostra signora Appendino, caduto in una spirale di scarsa aderenza con la realtà, da taluni chiamata delirio di onnipotenza.
Ma a Pasquaretta, rispetto a Paolo Giordana (ex capo di gabinetto di Palazzo civico, scivolato su un favore di poche decine di euro), va riconosciuto l’onore delle armi: lui non ha chiesto che gli venisse tolta una multa Gtt. Al contrario ha chiesto un lavoro per arrotondare le sue entrate per il quale reputava avere le giuste competenze. È un crimine?
Come un moderno Sancho Panza, Pasquaretta ha seguito e segue fedelmente la sua padrona, l’algida, alta e secca Donna Chisciotte Appendino, nelle sue avventure altrettanto surreali quanto quelle dell’eroe della Mancia.
Ma lui, che ricco di famiglia non è, partito nella sua avventura dalla natìa Lucania, avrà immaginato di aumentare i suoi introiti nell’unico modo onesto che conosce un salariato: intensificare l’uso della propria forza lavoro con prestazioni oltre l’orario. E visto che la panza non gli manca, che poteva fare se non usarla senza risparmio? Vostro Onor sia clemente!