di Bernardo Basilici Menini
Lo scorso anno, nel Consiglio regionale del Piemonte, fu iniziato un percorso per uniformare le varie forme espressive di atti e discorsi in una chiave di superamento degli stereotipi di genere e sessismo. Presenti all’incontro la consigliera regionale Enrica Baricco, e le consigliere comunali Maria Grazia Grippo ed Eleonora Artesio. I frutti di questo lavoro, chiamato “La parola cambia il pensiero”, sono stati presentati oggi, nella festa della donna, a Palazzo Lascaris, e ha prodotto un documento diviso in due parti.
La prima «contiene le linee guida generali, indirizzate all’intero Consiglio regionale, indipendentemente dal ruolo ricoperto e dall’attività svolta». A questo proposito, dicono dal Consiglio, «Ognuno è chiamato a un uso consapevole del linguaggio, che integri il linguaggio di genere, in tutte le sue forme espressive, siano esse dirette o mediate dalle tecnologie, formali o informali, rivolte all’interno o all’esterno».
La seconda è indirizzata ad ambiti maggiormente specifici, quello amministrativo e comunicativo, in primis giornalistico.
«Linguaggio di genere: il traguardo del nostro Consiglio regionale, dove sono state realizzate linee guida uniche sul fronte delle assemblee legislative in Italia, sia da stimolo anche per il Comune di Torino. Rinnoviamo gli intenti della Carta “Io parlo e non discrimino”», ha scritto a proposito Maria Grazia Grippo sul suo profilo Facebook.