Un miliardo e 400 milioni di euro evasi recuperati a tassazione e circa 150 milioni di euro di Iva evasa: sono numeri che fanno impressione quelli della lotta all’evasione effettuata dal Nucleo Polizia Tributaria della guardia di finanza di Torino, a partire da gennaio 2014. Le indagini degli uomini delle Fiamme Gialle si sono concentrate sulle imprese di medie e grandi dimensioni e su alcuni artisti e professionisti, che si sarebbero resi protagonisti di alcuni fenomeni di sottrazione e adempimento dei doveri tributari.
Sono inoltre state eseguite alcune verifiche nei confronti di gruppi a protezione multinazionale che pianificavano gli investimenti inserendo una variabile fiscale tra i costi da ”ottimizzare” per accrescere la competitività a livello internazionale. I finanzieri hanno così evidenziato manovre illegittime effettuate con lo scopo di ottenere vantaggi fiscali. Non solo. È stato anche sottolineato il frequente ricorso alo schemda del cosiddetto “trady shopping”, con la mediazione di una o più società intermedie (le “conduit”) tra l’impresa italiana che erogava dividendi, interessi, royalties o canoni e il reale beneficiario, di solito con residenza fuori dall’Unione Europea.