La decisione di inviare una lettera d’interesse al Coni per la candidatura per le Olimpiadi Invernali 2026 non è passata dal Consiglio comunale di Torino. A parte i consiglieri di maggioranza grillina le opposizioni in Sala Rossa scoprono l’invio della missiva attraverso gli organi di stampa e la nota della prima cittadina.
«Apprendiamo dell’invio della lettera per la candidatura e ovviamente ci rallegriamo della cosa – dicono il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo e il segretario provinciale Pd Mimmo Carretta – Siamo felici di aver “stimolato” con la nostra iniziativa e la nostra mozione sia la sua presa di posizione che lo sbrogliarsi della matassa politica che si era ingarbugliata in questi ultimi giorni. Riteniamo infatti la candidatura una straordinaria occasione per Torino».
Il modus operandi di Appendino non è più un mistero per i Dem: «Non ci ha invece sorpreso il consueto esasperato tatticismo della Sindaca che ha preferito anticipare l’invio della lettera alla discussione della nostra mozione lunedì prossimo in Consiglio Comunale».
Probabilmente dopo l’invio della lettera al Coni Appendino potrebbe chiedere di ritirare le mozioni pro Olimpiadi, visto che sarebbero, secondo i pentastellati, ormai superate.
Continuano dal Partito Democratico: «La lettera della sindaca parte, le divisioni sulle grandi strategie per la Città del M5S invece restano e temiamo possano condizionare le successive fasi che sono lunghe e complesse.L’invio della lettera prima della discussione in Consiglio non è un gesto di forza, ma solo un escamotage tattico che fa emergere paura ed è un segno di grande debolezza politica».
«Comunque noi badiamo al concreto e al merito: il fatto che sia partita la lettera è una ottima notizia per Torino», concludono Carretta e Lo Russo.
Intanto il capogruppo della Lega in Sala Rossa, Fabrizio Ricca, si augura che la sindaca «non modifichi ora nessun documento per pagare marchette elettorali a frange antagoniste».
«Non può che far piacere che Appendino si sia finalmente decisa a inviare l’ormai famosa lettera al Coni – evidenzia Ricca – La situazione che si era creata nei giorni scorsi con un sindaco ostaggio dei capricci di cinque consiglieri ha rischiato di danneggiare Torino e i torinesi».
«Vedremo lunedì in aula se i ribelli metteranno dei paletti che depotenzieranno la candidatura solo per pagare marchette elettorali alle frange antagoniste che li hanno sempre sostenuti o se porteranno avanti la candidatura così come deciso già, anche da loro, nel Consiglio Metropolitano», sostiene l’esponente della Lega.
Chi invece non è soddisfatta è la fuoriuscita dal gruppo pentastellato Deborah Montalbano, passata al “misto”.
Spiega Deborah Montalbano: «Con molto dispiacere prendo atto che oggi la Sindaca di Torino ha inviato la lettera di manifestazione di interesse al Coni, per le Olimpiadi 2026. Dispiaciuta per l’accelerazione che ha di fatto, scavalcato la discussione che lunedì si sarebbe dovuta tenere in Consiglio Comunale, rispetto a due mozioni del Pd e della Lega, con il confronto politico sul tema».
«Dispiaciuta per come il carrozzone Olimpionico proceda con un metodo poco democratico, sulle spalle dei cittadini, senza condivisione, utilizzando la Città attraverso campagne giornaliste atte a influenzare il giudizio dei Torinesi su decisioni già prese, accordi e ponti, concordate in tempi non sospetti.Dispiaciuta perché laddove si presenta un interesse per qualcosa, vuol dire che l’obbiettivo finale è il raggiungimento di quell’interesse, mentre continuo a leggere motivazioni, scuse, che tendono a smarcarsi dalla volontà di candidare la Città, ma sostenere la manifestazione di interesse. Dispiaciuta perché le priorità e i bisogni della Città, ancora una volta, non coincidono con gli intenti politici. Continuerò a combattere in tutte le sedi per il mio No Olimpiadi, le motivazioni sono sempre le stesse», aggiunge la consigliera del gruppo Misto.