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giovedì, 24 Ottobre 2024

Olesya, l'infermiera di Kiev che ha twittato la sua morte

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Un’immagine che sta facendo il giro del mondo. Un simbolo come l’uomo da solo davanti ai carri armati in piazza Tienanmen. Lei è un’infermiera e si chiama Olesya Zhukovskaya. La sua foto sta correndo sul web, mentre ferita a morte stringe in mano il suo telefono cellulare.
Un proiettile l’ha colpita alla gola, durante la protesta a Kiev. Subito il sangue è uscito a fiotti, creando una sorta di rosa rossa sul bavero sua giacca bianca, la stessa usata durante il suo lavoro.
Quella foto è stata postata sul suo profilo Twitter, in diretta, perché stava raccontando cinguettando ogni istante dell’inferno che c’era intorno a lei.
Con una mano teneva stretto il cellulare, con l’altra cercava di fermare l’emorragia. Poi ha scritto le sue ultime parole accompagnando lo scatto con il suo addio: «Sto morendo».
In poco tempo quel tweet è stato ripreso da migliaia e migliaia di persone. Euromaidan, il movimento che sta guidato la protesta in Ucraina dice che Olesya è morta, mentre in tanti, sempre tramite web, sostengono che la 21enne è viva, attaccata ad un respiratore.
Non si conosce quindi il vero destino dell’infermiera. Però quella foto come detto è ormai un simbolo della lotta a Kiev.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 
 
 

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