di Moreno D’Angelo
Dopo il Quadrilatero anche per il quartiere San Salvario, centro della movida torinese, è in programma una riorganizzazione dei parcheggi. La questione è stata affrontata dall’Assessorato alla viabilità e trasporti di concerto con le variegate realtà dell’associazionismo locale e del commercio. Un approccio condiviso che è stato molto apprezzato e che ha portato a un provvedimento concordato che partirà in via sperimentale e sarà oggetto di monitoraggio.
Il modello che si intende adottare è quello che dal 3 giugno riorganizzerà la sosta nello storico quadrilatero compreso fra corso Vittorio Emanuele II, Via Nizza, via Madama Cristina e Corso Marconi. Nel dettaglio il progetto sperimentale prevede che sia riservato ai residenti il 50% dei parcheggi di superficie con apposite demarcazioni in giallo. Gli interessati riceveranno apposite integrazioni ai permessi auto dalla Gtt che i richiedenti riceveranno a casa. La sosta non riservata continuerà a essere indicata con strisce blu. E’ evidente che questo passo non agevolerà il già congestionato quartiere dove parcheggiare è quanto mai difficoltoso e quasi impossibile nelle animate ore serali senza ulteriori operazioni.
Per ovviare a questo dato, incrementando il più possibile i posti auto, vi è l’impegno a realizzare ulteriori stalli su via Nizza e verrà valutata a questo scopo anche l’area di piazza Madama Cristina. E’ inoltre in programma uno studio, di concerto con l’Agenzia per la Mobilità Metropolitana e Regionale, confermato dall’amministratore delegato di Gtt Walter Ceresa, sulla realizzazione di una navetta di collegamento fra il V Padiglione (ulteriore spazio dedicato alla sosta) e l’area di San Salvario, nella quale si concentrano le attività commerciali.
Parla di «punto di svolta» per i residenti e per chi vive la movida l’Assessora alla viabilità, trasporti e infrastrutture Claudio Lubatti: «Soluzioni che miglioreranno la viabilità complessiva del quartiere creando alternative utili». Giudizio condiviso dall’Assessore alla polizia municipale ed alle politiche per la sicurezza Giuliana Tedesco.
Oltre alla movida il quartiere è un pullulare di attività commerciali e, in tal senso, vi è il positivo commento dell’Assessore al commercio e alle attività produttive Domenico Mangone: «Auspico che la creazione della sosta riservata ai residenti riesca a decongestionare il traffico delle auto nella zona». Un giudizio positivo che trova l’accordo di diverse associazioni di San Salvario tra le quali Ascom e Confesercenti. Esprimono soddisfazione per la collaborazione sviluppata con la pubblica amministrazione Yankuam Sartoretto (Associazione commercianti di San Salvario), Davide Pinto (Associazione Baretti) e Amor Ben, rappresentante dei residenti dell’Associazione Baretti e dell’associazione via Baretti Social Street.
San Salvario anche in questo caso testimonia la sua essenza di realtà laboratorio innovativa in cui dialogo e collaborazione tra le sue variegate anime sociali e istituzioni porta a concreti e positivi sviluppi.