Tutti amici come prima. Niente rottura e gli scissionisti del gruppo consiliare M5s a Torino non sono più tali.
Maura Paoli e Daniela Albano, le due candidate grilline che venivano date fuoriuscite, restano salde tra i banchi della maggioranza.
Una scelta che è stata comunicata attraverso una nota congiunta delle due.
“Non siamo sole”, dicono Paoli e Albano.
“Tre settimane di riflessione, tre settimane intense. Sono molte le domande che ci siamo poste in questi giorni”, spiegano le due grilline.
“L’alleanza con la lega è sempre più schiacciante e gli effetti esasperati di conflittualità si sono visti anche a Torino e ciò fa tanta rabbia. Scoraggiate dal clima di impotenza abbiamo seriamente pensato di abbandonare il movimento, da cui non ci sentivamo più rappresentate e non sentivamo più di rappresentare. Ma questo ha creato una mobilitazione attorno a noi, tanta solidarietà tra i nostri colleghi, i consiglieri circoscrizionali, gli attivisti di Torino, ma anche in tutto il resto del Piemonte, soprattutto nelle valli”.
Continuano Paoli e Albano: “Un po’ tutti hanno le nostre stesse perplessità sulle politiche nazionali, ma c’è la volontà di condividerle e farci sentire dai nostri portavoce nazionali in modo propositivo.
Le perplessità riguardano sicuramente l’appiattimento sulla Lega, le modalità di gestione di Rousseau, il distacco tra i territori e i vertici”.
“Abbiamo condiviso anche gli interrogativi e il disaccordo sulle politiche territoriali e su alcune azioni della Sindaca e soprattutto sulla sua comunicazione, ad esempio l’enfasi partecipativa sugli sgomberi senza far emergere la contemporanea attenzione al tessuto sociale, ma pure su questo c’è intenzione di avere un confronto da parte del gruppo, anche e soprattutto da parte dei circoscrizionali.
E non ultimo, questo è il momento di restare uniti e compatti per scongiurare il pericolo del Tav.
L’11 marzo si riunirà il consiglio di amministrazione di Telt e c’è il rischio che si dia l’avvio ai bandi sul Tav.
E questo non deve accadere.
Vogliamo restare accanto agli attivisti e ai portavoce della val Susa che lotteranno per impedire l’avvio ai bandi e all’opera.
“Non ci sentiamo più sole”, concludono Maura Paoli e Daniela Albano.