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mercoledì, 23 Ottobre 2024

Non ci resta che pregare

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

«Nella delicata situazione politica del nostro Paese, invochiamo il Signore perché doni a coloro che sono chiamati a governare l’intelligenza e il cuore di cercare con il massimo impegno il bene comune, e a tutto il popolo italiano la capacità di accompagnare questo sforzo con partecipazione intelligente e fiduciosa. Preghiamo».
Questo è il testo della preghiera che l’arcivescovo Cesare Nosiglia ha inviato e chiesto che in tutti i santuari e parrocchie della diocesi di Torino, nelle messe prefestive e festive di sabato 2 e domenica 3 giugno, solennità del Corpus Domini, si ricordi, nella “preghiera dei fedeli” o alle fine delle celebrazioni, la Repubblica Italiana, visto, come spiega in una nota la Diocesi il  «momento difficile che le istituzioni stanno attraversando».
Nessuna intromissione però, come evidenzia sempre la Diocesi torinese, che «non prende, naturalmente, alcuna posizione “partitica” ma vuole sottolineare, ai credenti come a tutti i cittadini, il valore che la Repubblica e l’unità nazionale rappresentano, al di là delle pur legittime differenze di prospettiva politica. Le istituzioni della democrazia, così come sono disegnate e prescritte nella Costituzione, sono alla base di quel “bene comune” al cui servizio tutti i cittadini sono chiamati senza distinzioni. Sentire “nostra” la Repubblica significa anche maturare una consapevolezza più precisa del ruolo dell’Italia nella comunità internazionale e del quadro di accordi in cui il nostro Paese si è liberamente impegnato».

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