Emilio Scalzo, 65 anni, considerato uno dei leader del movimento No Tav in Val Susa, è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari.
La richiesta è stata fatta dalla Digos di Torino, a firma del dirigente Carlo Ambra: secondo le indagini della polizia il 27 luglio 2019 Scalzo venne individuato tra gli attivisti No Tav che lanciavano sassi contro le forze dell’ordine.
L’uomo nonostante sottoposto a divieto di dimora in diversi Comuni della Valle, in questi ultimi giorni, da quando è ripresa la lotta all’Alta Velocità Torino-Lione, contro l’allargamento dei cantieri in Val Clarea, sarebbe stato individuato nuovamente nei boschi della zona.