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giovedì, 24 Ottobre 2024

Nidi aperti più a lungo in Piemonte, dalla Regione 12 milioni

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Obiettivo, sostenere il lavoro femminile e le famiglie, messi a dura prova dall’anno pandemico. Per questo la Regione Piemonte ha messo 12 milioni di euro a disposizione dei Comuni per progetti di ampliamento dell’offerta degli asili nido.
“La famiglia – ha rimarcato il governatore del Piemonte Alberto Cirio, presentando l’iniziativa con l’assessore al Lavoro e all’Istruzione, Elena Chiorino – è fondamentale nella società. Uno strumento come quello che oggi mettiamo a disposizione è ciò che fa sì che una famiglia decida di fare un figlio. Crediamo di essere in scia con il giusto auspicio del pontefice e del presidente del Consiglio, varando una misura che punta a favorire il più possibile la genitorialità. Vogliamo fare in modo che una famiglia dopo avere fatto un figlio non sia lasciata sola, ma possa avere l’aiuto delle istituzioni”.
“Questa misura – ha aggiunto – è particolarmente importante perché riguarda una fascia di età, quella fra zero e tre anni, fatta di bambini che non si possono lasciare a casa da soli, e neppure con un fratellino più grande. E’ quindi importante il sostegno delle istituzioni, che in questo caso riusciamo a dare finanziandolo con avanzi di bilancio che siamo riusciti a scovare e rendere fruibili. Intendiamo così dare una risposta concreta alle famiglie, piegate dalla crisi legata al Covid”.
“L’iniziativa – ha spiegato Chiorino – mira a rendere possibile l’ampliamento della permanenza dei bambini al nido, ampliandone l’orario di apertura. Stiamo lavorando a una sorta di modulo standard per rendere molto semplice la domanda che i Comuni dovranno presentare. I numeri minimi di bambini sono molto ragionati, fatti per agevolare il più possibile l’adesione di tutti. Non c’è un vincolo sul soggetto proponente – ha sottolineato – anche se l’istanza deve essere presentata da un Comune o da più Comuni in forma associata”.

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