di Giulia Zanotti
Probabilmente la coda di “Natale coi fiocchi” non sarà quella di una cometa ma di un’indagine della magistratura.
Infatti proprio a poche ore dal l’avvio alla Kermesse che dovrebbe allietare le festività cittadine, in Sala rossa un’interpellanza generale suscita non pochi dubbi sulla gara con cui è stata assegnate l’organizzazione, di cui è oggetto di un esposto arrivato in Procura da parte del senatore Pd Stefano Esposito. «L’associazione culturale che ha vinto il bando si è solo preoccupata, violando la legge, di affittare gli spazi. Non sono state rispettate le procedure», dice in Consiglio il consigliere dei Democratici Enzo Lavolta.
«L’iniziativa – ha proseguito l’ex assessore -ha un valore di almeno un milione di euro: vogliamo vedere se il programma avrà un tale valore».
Dubbi sul programma culturale offerto, ma anche sugli introiti economici della città. Infatti, se l’amministrazione cittadina fa notare che per l’evento sono stati spesi solo quindicimila mila euro per la comunicazione secondo i consiglieri di opposizione i possibili introiti per una bancarella in piazza Castello solo di novemila euro, a carico del commerciante di turno.
A questo si aggiunge il fatto che proprio aree come piazza Castello non erano tra quelle elencate nel bando originario pubblicato a settembre. La stessa soprintendente ai Beni culturali avrebbe appreso solo in un secondo momento l’intenzione di montare nella piazza delle bancarelle che sono state poi autorizzate solo nel lato della prefettura.
Risponde agli attacchi l’assessore Alberto Sacco: «Nel 2014 l’evento era costato 270mila euro, mentre nel 2015 si erano raggiunti i 287 mila euro. Per il 2016 la città spenderà per la comunicazione 30 mila euro, 15 mila dei quali saranno sponsorizzati dal CAT».