Alla fine è arrivato anche l’avviso di garanzia per la multa cancellata. Paolo Giordana, già indagato per i fatti di piazza San Carlo e per il caso Ream, ora dovrà rispondere anche dell’accusa di concussione per quella telefonata in cui chiedeva all’ad di Gtt Walter Ceresa di revocare una multa presa da un amico che viaggiava senza biglietto sul tram.
Quando la notizia si era diffusa Giordana era stato costretto a rassegnare le dimissioni dal suo ruolo di capo di Gabinetto della sindaca Appendino, da cui non lo avevano smosso nemmeno le altre due inchieste giudiziarie in cui è coinvolto, che potrebbero avere epiloghi anche molto più gravi. Invece lo scandalo all’italiana della multa cancellata ha fatto tremare Palazzo civico (lo stesso dove la vittoria dei Cinque Stelle nel giugno 2016 veniva salutata al grido di “Onestà”) ed è arrivato a Palazzo di Giustizia.
Il pm Colace infatti già a inizio anno ha aperto il fascicolo chevede due indagati per concussione, Giordana appunto e il suo interlocutore dall’altra parte della cornetta: il numero uno di Gtt Walter Ceresa, che aggiunge questo avviso di garanzia a quello per il falso in bilancio della società di corso Turati. Nei prossimi giorni dovrebbero avvenire gli interrogatori dei due, mentre è già stato sentito Tilli Romero, capo della comunicazione del Gruppo torinese trasporti.
Inoltre, gli inquirenti stanno ricostruendo cosa accaduto di quella famigerata multa da 95 euro, che a quanto pare sarebbe stata archiviata come “dubbia”, ovvero insieme a quelle che Gtt per qualche errore di compilazione scarta per evitare i ricorsi da parte dei cittadini.