di Angela Conversano
Arriva dalla San Diego State University uno studio sui danni all’ambiente causati dai mozziconi delle sigarette. È Thomas Novotny ad aver condotto la ricerca pubblicata sulla rivista Current Environmental Health Reports. Il dato è allarmante: ogni anno vengono gettati a terra, per le strade, sui marciapiedi, nel mare 4, 5mila miliardi di mozziconi di sigarette delle 6mila miliardi vendute, che hanno potere inquinante fino a 10 anni. La nicotina, l’arsenico, il piombo, l’ammoniaca, il benzene e le altre sostanze cancerogene presenti nei filtri, infatti, contribuiscono in maniera massiccia all’inquinamento dei mari, dei fiumi e dei laghi compromettendo la vita di microrganismi marini e non solo.
E così nel documento lo studioso non si limita solamente a rendere noto i risultati del lavoro ma propone alternative per arginare il problema che, con il divieto di fumare in luogo pubblico, è diventato ancora più evidente. L’applicazione di una tassa di riciclaggio anticipata per le aziende, il ritiro da parte di queste dei prodotti di scarto, messaggi di avvertimento sui pacchetti per i consumatori o la totale abolizione del filtro, ritenuto dallo studioso una “farsa”, sono le proposte avanzate affinché vengano presi dei provvedimenti contro atteggiamenti e negligenze del fumatore e si rendano le aziende produttrici di sigarette più sensibili alle modalità di tutela dell’ambiente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA