Milan, un affare di famiglia. Immaginiamoci una grande tavolata ad Arcore con papà Silvio Berlusconi a capo tavola attorniato dai suoi “angioletti”, i figli prediletti predestinati da tempo a raccogliere le eredità del capo famiglia. Da una parte Barbara, dall’altra Marina, con Pier Silvio a controllare che non si scaldino troppo gli animi. La portata principale è il destino del Milan. Tutto questo è accaduto veramente.
Barbara chiede la testa di Adriano Galliani, l’ad della società rossonera. Ma papà Silvio non è molto d’accordo, preferirebbe magari la testa di Allegri, l’allenatore-capro espiatorio, perché la portata-Galliani è ancora troppo indigesta non solo per lui, ma anche per i tifosi. Già perché in questa tavolata ci sono virtualmente anche loro, gli ultras rossoneri. Che bene o male scrivono il menù.
Marina sarebbe propensa a vendere tutto: papà Silvio ci guadagnerebbe in salute, e anche il suo portafoglio ne gioverebbe. Bisogna stare a stecchetto, in questo periodo la “dieta” per lei è la soluzione migliore. Ma niente da fare, a capotavola è tutto un no no no: Galliani rimane, il Milan non si vende. Per ora.
Nuova sede: bye bye via Turati
Intanto la nuova sede rossonera è pronta, in zona Portello a Milano: e questo è forse il più grande segnale di una necessità di rottura col passato, col “vecchio”. Addio a quella storica di via Turati 5, benvenuta “Casa Milan”, dove Barbara avrà un ufficio proprio come Galliani, stesse dimensioni, stesso arredamento, stessa posizione (uno di fronte all’altro) per entrambi. Così, giusto per non fare preferenze, per non alimentare voci. Almeno fino a quando non verrà presa una decisione sul futuro della società rossonera.
Perché la verità è che, dopo anni di spese pazze, i cordoni della borsa di Berlusconi si sono chiusi definitivamente. E così, proprio come ha fatto Moratti con l’Inter, Berlusconi vorrebbe seguire la stessa strada, con un Tycoon straniero che versa i liquidi. Ha già cercato soci in Arabia Saudita, tra gli sceicchi del petrolio, e ora starebbe valutando una strada cinese. Per il momento però, tasche chiuse.
Allegri confermato: ma c’è chi attende
L’unica cosa certa, per adesso, è che Massimiliano Allegri siederà ancora sulla panchina del Milan. Anche se in realtà sarebbe già pronto Filippo Inzaghi, attuale allenatore della Primavera rossonera. Non è ancora venuto il suo momento, ma intanto Inzaghi attende la prima squadra, e il fatto che tra lui e Allegri non corra buon sangue potrebbe essere il segno che la panchina rossonera è bollente e l’ex calciatore non vede l’ora di fare il salto di qualità. Ma ce ne sarebbe anche per Galliani: il suo posto è atteso da Paolo Maldini, che sarebbe il candidato perfetto per un ruolo di primo piano nella società: carismatico e uomo-simbolo, amato da Berlusconi nonostante la rottura con la curva. I nomi che circolano però sono molti, anche se per il momento sono solo parole. Tutti riconfermati, anche se per quanto riguarda l’allenatore questo sarebbe il periodo perfetto per cambiare timoniere. La settimana di pausa dal campionato per la partita della Nazionale permetterebbe ad un eventuale nuovo allenatore di prendere confidenza con la squadra. Ma non è ancora giunto il momento. Il menù parla chiaro. Cameriere? Il solito, per favore.
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