Si annunciano “misure straordinarie” in vista della manifestazione No Tav di questo sabato: a preoccupare le forze dell’ordine è il punto di partenza del corteo, che è stato fissato in piazza Adriano, a pochi metri dal Palazzo di Giustizia “Bruno Caccia”.
Da quando, negli ultimi anni, le indagini a carico degli attivisti si sono moltiplicate e i processi legati ai No Tav si celebrano quasi settimanalmente all’interno del Tribunale, la battaglia si è spostata anche sul piano giudiziario e il grosso complesso che sorge in corso Vittorio Emanuele II è quindi considerato un luogo sensibile per le proteste.
E proprio la manifestazione nazionale del 10 maggio è stata convocata contro la criminalizzazione del movimento e in particolare contro l’accusa di terrorismo che grava su quattro attivisti, detenuti in carcere dal 9 dicembre. Per loro, il processo che li vede accusati di un’incursione notturna al cantiere di Chiomonte si aprirà tra poche settimane, più precisamente il 22 maggio.
L’ipotesi che viene valutata in queste ore è quella di posizionare tutt’attorno al perimetro del palazzo di giustizia dei “betafence”, alte grate metalliche che poggiano su un basamento di cemento armato.
Quasi ironicamente, l’analogia con il cantiere di Chiomonte viene subito alla mente: i betafence sono infatti gli stessi che circondano la blindatissima area della Maddalena in cui sorgono i lavori per il tunnel geognostico del Tav…
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