Il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle di Torino interviene sulla presenza della casa editrice sovranista Altaforte e su chi ha deciso da Wu Ming e Zerocalcare all’Anpi a disertare il Salone del Libro.
Spiega la capogruppo pentastellata Valentina Sganga: “Il Salone del Libro è un patrimonio culturale di Torino e dell’Italia. Un Paese e una Città che fanno dell’antifascismo uno dei principi fondanti della storia repubbblicana. Sulle polemiche e strumentalizzazioni conseguenti legate alla presenza di Altaforte, società il cui editore Francesco Polacchi ha più volte rivendicato il suo essere fascista, ci teniamo a manifestare tutta l’indignazione per l’agibilità politica e mediatica che partiti e case editrici chiaramente neofascisti stanno avendo ogni giorno di più”.
“La presenza al Salone del Libro – continua Sganga – di editori che per cultura, credo politico o titoli pubblicati fanno propaganda all’ideologia fascista ci sono da tempo, la differenza con gli anni passati è che la deriva fascista e razzista negli ultimi mesi sta passando a uno stadio nuovo, inedito per l’Italia. Questo ci preoccupa e ci indigna”.
“Il Movimento 5 Stelle è convintamente antifascista e ci teniamo a ribadirlo con fermezza in questo momento.
È necessario trovare gli strumenti più efficaci per porre un argine alla diffusione di idee e progetti politici che sono anche incostituzionali e appellarsi ai giudici non basta, perché le sentenze sull’apologia di fascismo degli ultimi anni sembrano aver legittimato manifestazioni e comportamenti per noi inaccettabili”.
Però per i Cinque Stelle è sbagliato boicottare la manifestazione”.
“Non pensiamo però che sia lasciando il Salone ad Altaforte la strada corretta per questa battaglia civile di resistenza. Per questo crediamo sia necessario andare al Lingotto e far sentire la voce di chi è antifascista e antirazzista, non è rintanadoci e boicottando, non è regalando spazi e visibilità ai fascisti il modo corretto per opporsi. Al Salone ci saremo perché il campo, specie quello culturale, non va abbandonato. Oggi più che mai”, concludono dal Gruppo Consiliare M5S Torino.