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giovedì, 5 Dicembre 2024

M5s chiede l'impeachment del “boia” Napolitano

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L’approssimarsi dell’approvazione del bistrattato decreto Imu-Bankitalia surriscalda gli animi al punto da portare a un nuovo affondo dei grillini nei confronti del presidente della Repubbilca. «Il boia Napolitano sta avallando una serie di azioni per cucire la bocca all’opposizione», ha commentato infatti il pentastellato Giorgio Sorial nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina.
I termini non sono scelti a caso, ma rappresentano un neanche troppo velato gioco di parole in stile grillino, che fa riferimento all’ipotesi “tagliola” apparentemente sempre più prossima. La tagliola è infatti quella norma del regolamento della Camera che consente di far cadere tutti gli ordini del giorno in una sola volta di modo da consentire la votazione di un testo di legge di prossima scadenza.
E i tempi per il decreto Imu-Bankitalia sembrano davvero agli sgoccioli dato che domani di fatto scadrebbero i 60 giorni previsti dalla legge per la conversione del decreto. Decreto che, si ricorda, è stato osteggiato in tutti i modi dal M5s particolarmente scettico soprattutto per quanto riguarda le nuove norme sulla Banca d’Italia.
Napolitano dunque, secondo i parlamentari grillini, sarebbe colpevole di continuare ad avallare i comportamenti della maggioranza non facendosi garante dell’opposizione e, di conseguenza, di quella parte del paese che l’avrebbe votata.
«Proprio stamane – ha commentato Giorgio Sorial – su Bankitalia la capogruppo si è riunita per decidere se stringere ancora i tempi. Questo sta all’insindacabile discrezionalità della presidente della Camera ma se intervenisse il Presidente della Repubblica sa bene che potrebbe decidere se mettere la tagliola o meno».
Dello stesso parere il capogruppo al Senato Maurizio Santangelo che, di spalla al collega di partito, lamenta di come il Parlamento sia da tempo esautorato dal suo lavoro da un gran numero di decreti. «Siamo certi – continua Santangelo – che parte della responsabilità sia addebitare al capo dello Stato a cui sta a cuore non un parlamento svuotato ma il duo Renzi-Berlusconi. Per questo chiediamo che Napolitano non sia solo il garante di un governo che cade a pezzi ma il garante di tutti».
Impossibile, dati i toni, non tornare poi sul tema dell’impeachment, da tempo cavallo di battaglia del M5s nei confronti del presidente della Repubblica. Sorial infatti conferma che non vi sarà alcun passo indietro a riguardo e che la messa in stato d’accusa di Giorgio Napolitano «procederà parallelamente ad altre iniziative di denuncia della violazione della legge e dei regolamenti sull’approvazione dei decreti».
Immediate le reazioni politiche alle nuove accuse mosse verso Napolitano. Prima a rispondere Maria Elena Boschi, responsabile riforme del Pd, che si è detta indignata per le parole rivolte dal deputato grillino nei confronti del presidente della Repubblica. «Siamo di fronte a un oltraggio che non ha nessuna giustificazione – ha infatti affermato la Boschi – un attacco volgare alle nostre istituzioni democratiche».
Solidarietà a Napolitano è stata espressa anche dal Ncd per mezzo di Giuseppe Esposito, presidente dei circoli di partito. «Le inaccettabili espressioni usate nei confronti del Presidente Giorgio Napolitano da parte dei deputati del M5s confermano il doloroso imbarbarimento del linguaggio politico, una grave decadenza di quel senso istituzionale che ormai va totalmente perdendosi».
Alessandra Del Zotto

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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