Dopo le chiusure natalizie e la fase di zona arancione, ora che il Piemonte è in zona gialla bar e ristoranti hanno riaperto. A Torino si stima che il 90 per cento dei locali sia di nuovo con le serrande alzate fino alle 18, ma i guadagni non sono ancora in crescita. Anzi, l’indagine Epat su 250 operatori stima un calo di fatturato tra il 10 e il 30 per cento.
Meglio i bar dei ristoranti che soprattutto nel weekend hanno visto un buon numero di clienti: “E’ stato certamente un weekend di grande movimento verso il centro città dall’hinterland torinese, con qualche caso eclatante di cattiva gestione, da perseguire con i controlli, ma i consumi sono nella media”, commenta l’Epat.
La metà degli esercizi aperti ricorre all’asporto, mentre usa il delivery soltanto il 28% a causa delle difficoltà logistiche e dei prezzi alti delle piattaforme. E per quanto riguarda la lotteria degli è pronto solo un negozio su tre, mentre il 25% non vuole adeguarsi.
“Bisogna permettere ai ristoranti di riaprire la sera e cercare di garantire agli operatori una certa continuità, è ancora forte la paura di doversi all’improvviso fermare di nuovo”, commenta Alessandro Mautino, presidente Epat.
“Nei week end fa notizia l’assembramento, anche se non è provocato dai locali. I casi di non rispetto delle regole vanno perseguiti con severità in quanto fanno il danno di tutta la categoria. Però i dati economici confermano un tentativo di ripartenza nella media con una certa flessione rispetto al periodo prenatalizio. Ci vuole tempo”.