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giovedì, 24 Ottobre 2024

Lavoro, Uil: “Torino provincia più cassaintegrata in Italia”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

di B.B.M.

I dati della Uil continuano a far parlare di una situazione molto seria per il lavoro a Torino. La città rimane infatti maglia nera per le richieste di cassa integrazione, che quest’anno crescono ancora, del 33,9%.

Il tema è dolente per tutto il Piemonte, a propria volta regione con il maggior numero di richieste Italia, che, ai dati di gennaio, vede un ulteriore aumento del 22,2%, con un picco di +58% per quella straordinaria. In termini assoluti, i lavoratori tutelati a gennaio sono stati 30.918, 6.607 in più rispetto al mese precedente. Il settore con più richieste è quello dell’industria, che manifesta un trend di aumento del 47,9%.

In questo quadro, come detto, il capoluogo non fa eccezione positiva. La città è infatti al primo posto per cassa integrazione in Italia, seguita da Bari e Milano, con erogazioni che ammontano a 3.917.529 ore, circa il 75% del totale regionale.

«I dati del primo mese dell’anno, relativi alle richieste di cassa integrazione, confermano il trend del 2016 – ha dichiarato Gianni Cortese, segretario generale della Uil Piemonte – La ripresa è fatta di consumi e investimenti. E’ importante, perciò, rinnovare i contratti, ridurre la pressione fiscale e programmare investimenti pubblici, utili a rendere competitivo, moderno e più sicuro il Paese»

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