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mercoledì, 23 Ottobre 2024

La visita di Papa Francesco al Quirinale

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«La sua figura, il suo modo di rivolgersi a tutti noi, il suo impegno pastorale, hanno suscitato fin dai primi momenti del suo pontificato genuina vicinanza e affetto». Queste le parole rivolte dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Papa, nel corso della prima visita di Bergoglio al Quirinale. Parole che, chiarisce il presidente, «ci toccano ben al di là del tessuto dei rapporti tra la Chiesa e lo Stato in Italia».
Dopo la commossa accoglienza di Napolitano al pontefice, che avrebbe sussurrato alle orecchie di Bergoglio: «È motivo di sincera emozione dargli il benvenuto in questo palazzo», è iniziato il colloquio tra i due capi di stato nello studio alla vetrata del Quirinale. Nel frattempo, le due delegazioni guidate rispettivamente da monsignor Angelo Becciu e dal premier Enrico Letta, hanno a loro volta dato il via al confronto di rito.
Una visita che, secondo quanto ha affermato Papa Francesco, « deve essere interpretata come semplice segno di amicizia, dopo aver ricevuto tanti gesti d’affetto da Napolitano in questi primi otto mesi di pontificato».
Molti gli argomenti toccati da Francesco nel suo discorso, incentrato però soprattutto sul tema della famiglia, sulla sua preziosa missione e sulla necessità di sostenerla. « La famiglia – ha infatti spiegato Bergolgio – è al centro delle speranze e delle difficoltà sociali, e per ritrovare nuova forza chiede di essere apprezzata, valorizzata e tutelata».
Naturale, a questo proposito, anche il collegamento con l’attuale crisi economica, per la quale il pontefice ha auspicato a un aumento degli sforzi per alleviarne le più disastrose conseguenze. «L’Italia – ha affermato Papa Francesco – sappia nuovamente trovare la creatività e la concordia necessarie a suo armonioso sviluppo».
Un pensiero poi è andato anche a tutte le vittime delle guerre e delle violenze che in questi anni continuano a infestare il mondo, a tutti coloro che sono costretti a lasciare le proprie case e i propri cari alla ricerca di migliori opportunità o anche, semplicemente, di sopravvivere. «A Lampedusa – ricorda Francesco, riferendosi alla sua storica visita presso il centro di accoglienza dell’isola – ho incontrato da vicino la sofferenza di coloro che per guerra o miseria si avviano verso l’emigrazione».
Bergoglio ha raggiunto il Quirinale questa mattina, percorrendo le strade del centro di Roma a bordo della sua Focus, tra le occhiate sconcertate e confuse dei turisti per strada. Continuando con la “politica di austerity” inaugurata fina dall’inizio del suo pontificato, Papa Francesco ha declinato scorte e sirene particolari, rinunciando anche ai corazzieri che avevano accompagnato i suoi predecessori nelle visite precedenti.
Alessandra Del Zotto

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